Issue 7 - February 12th, 2017
|
|
Non importa se ci troviamo nel cammino della nostra vita, cercando di compiere i nostri doveri e le nostre responsabilità. Ciò che davvero importa è come entriamo in contatto, ispiriamo e diamo speranza ai bisognosi. Swami ci ha sempre ricordato che non c’è più alta austerità e che nulla è più appagante del servire gli altri. Il messaggio di Swami di questa settimana, per i giovani in Sai nel mondo: “Continuate ad avere fede in Dio, dovete intraprendere attività di servizio. La purezza dell’intenzione è importante. Tutto ciò che dovete fare, è compiere il primo passo verso il servizio, e Dio manderà altre mille mani ad aiutare. Ma quel primo passo è importante. Nulla accade con un gesto della mia mano. Bene, potrebbe. Ma vi dono l’opportunità di poter cambiare voi stessi. Rama avrebbe potuto creare un ponte con un gesto della sua mano, ma decise di non farlo. Invece, diede l’opportunità alle scimmie, in modo che potessero redimere loro stesse. Swami ispira le persone ad aiutare gli altri, così che gli umani diventino Dio. Dio diviene umano una volta ogni tanto, ma ciò che più conta è che gli umani diventino divini. Il mio desiderio è che, avendo visto un problema, voi non chiudiate i vostri occhi. Che facciate ciò che potete. Può darsi che non sia possibile per una persona fare tutto da solo o da sola. Dio vi aiuta ad aiutare gli altri. “Tutto ciò che ho appartiene a Dio”, dovrebbe essere il vostro pensiero. Quell’altruismo deriva dalla pura fede che Dio sia qui. Il centro della disciplina spirituale del servizio è il vedere tutti come voi stessi, e voi stessi come tutti. Non state facendo servizio agli altri, state facendo servizio a voi stessi, al Dio che è in voi, al Dio che è in egual modo presente negli altri.” Lasciateci fare a noi stessi una domanda ogni singolo giorno – Abbiamo fatto la differenza per qualcuno oggi?
Vostra nel Suo servizio, Bhuvana Santhanam
|
|
Satsang e Servizio Aggiornamenti
|
|
Noi siamo venuti da Bhagawan nell'amorevolissimo abbraccio divino circa due decadi fa. Da questo momento benedetto Lui è stato il nostro Padre Divino, guidandoci e guardandoci. Mia sorella Reshmi ed io sempre ci riferiamo al Bhagawan come al "Nostro Padre Divino" perchè lui ci ha donato un padre fisico che era espressione di un amore immacolato. Il nostro caro padre fisico ci ha ricoperti con il suo infinito amore e con cure. Siamo cresciuti al sicuro e certi di non essere toccati dal mondo esterno sotto la Sue ali protettive. Lui era il nostro esempio e noi lo imitavamo nella nostra vita. Lui era il più comprensivo e compassionevole essere umano che avessimo mai visto nelle nostre vite. Lui lasciò una traccia duratura nei cuori di chi aveva avuto la fortuna di entrare in contatto con lui e con il suo carattere sensibile. Mia sorella ed io assorbimmo numerosi valori di vita da Lui. La vita perciò andò avanti......
|
|
|
Dal momento che il Paese incontra difficoltà economiche sempre maggiori, sempre più persone, inclusi i rifugiati, sono rimasti senza accesso ai servizi sanitari basilari. Molti non sono in gradi di ottenere diagnosi per problemi di salute di base. Per poter aiutare queste persone bisognose, abbiamo comprato un grande furgone, rinnovato all’interno e organizzato con equipaggiamento medico di alta qualità.
|
|
|
|
'Progettazione dell’Ashram “Ananda”
Quartieri di appartamenti per i medici in Nigeria e scuola per 600 orfani
|
|
|
Uno dei nostri giovani fratelli, responsabile della creazione del progetto architettonico dell’Ashram “Ananda” in Grecia (guidato da Swami), ha creato un ufficio con un team di 4 architetti a tempo pieno e un ingegnere in part time. Assieme al suo team, offrirà i suoi servizi gratuitamente per progettare i quartieri di appartamenti dei medici all’ospedale recentemente costruito in Nigeria, oltre ad una scuola per 600 orfani.
|
|
Solo Sai è il nostro rifugio
prendersi cura dei Senzatetto
|
|
|
Con il numero di rifugiati e senzatetto in aumento, il bisogno di provvedere al cibo e ai bisogni di prima necessità sta crescendo. I giovani fratelli Greci si sono uniti ogni mercoledì a casa du un fratello, cucinando ed impacchettando più di 120 pasti, accompagnati da pane fresco e cioccolato.
Hanno inoltre comprato 100 coperte, 200 cappelli in lana, 200 paia di guanti pesanti, 200 sciarpe e 200 paia di calze invernali, per poterli distribuire durante il mese prossimo.
|
|
“Nettare d’Amore”
Un luogo per la nostra ONG appena fondata
|
|
|
Abbiamo creato una ONG chiamata “Nettare d’Amore” e poi trovato un posto in cui dare a questa ONG una base. Molte forme di Seva dipendono da questo luogo da poco fondato, come un’unità medica mobile e il campo medico, la versione Greca di Sanathana Vani e l’organizzazione di eventi che attrarranno più giovani attraverso il Seva.
|
|
|
|
'Osteopatia per il sociale'
Trattamenti Osteopatici per Emmaus
|
|
"Non si possiede un bene, perché si è capaci di goderne, ma se si è capaci di donarlo" diceva l'Abbè Piere, fondatore del movimento internazionale "Emmaus". È con questo spirito che le comunità di Emmaus cercano di aiutare chi vive ai margini della società. Sempre con questo spirito è partito il progetto di "Osteopatia per il sociale" che vede protagonisti il docente dott. Salvatore Iozzia D.O., ed i futuri osteopati Ilaria Tanini, Simone Fabri, dott. Ivan Leggeri FT, Antonio Furfaro,e Daniele Salis, nella comunità di Zagarolo (Roma). Infatti, per la prima volta, un gruppo di studenti di Osteopatia ha donato, fin dagli inizi del 2016 cicli di trattamenti a coloro che vivono in comunità.
|
|
Emmaus accoglie le persone dalla strada e dona loro vitto, alloggio e un lavoro. Le comunità non sono finanziate da soggetti pubblici, ma si sostengono grazie ai mercatini solidali dell'usato rimettendo in circolo tutto ciò che l'opulenza delle nostre società ci impedisce di usare appieno. Piuttosto che gettarlo, le comunità ne permettono il riutilizzo. Al loro interno le persone cercano e trovano la dignità che la strada e la miseria hanno strappano via. Ricuciono le ferite della solitudine mettendo in comune non solo il dolore, ma anche le proprie risorse. È per questa ragione che è nato il progetto di "osteopatia per il sociale". Perché oltre all'accoglienza e al lavoro, oltre al cibo e alla protezione è necessario aver cura di sé stessi: amarsi e coccolarsi, per amare e coccolare. Spesso i bisogni primari impegnano la nostra mente a tal punto da farci trascurare la necessità di aver a cuore il nostro corpo, maltrattato dalla sofferenza e dall'esclusione. Grazie all'osteopatia in centri come le comunità di Emmaus, si permette a coloro che stanno cercando di ricostruire la propria vita (non solo dal punto di vista economico) di intraprendere un cammino che sia olistico e abbracci ogni aspetto dell'inserimento sociale. Girolamo Grammatico, direttore di Emmaus Zagarolo
|
|
Un'esperienza giovanile
Seva
|
|
-
Mi è stato chiesto di raccontare l’esperienza personale vissuta negli ultimi mesi al servizio della comunità Emmaus di Zagarolo, dove ero inserito si in un servizio di gruppo, ma le sensazioni sono ovviamente personali.Qui in realtà ho rispettato solo il mio dovere come essere umano…il donare agli altri.
Ma donare cosa?
Quando mi si è presentata l’occasione nel mese di giugno 2016 subito ho aderito pur non sapendo in cosa potevo rendermi utile, pur non sapendo che contributo avrei potuto donare a quel contesto. Fino ad allora non avevo mai lavorato ne in gruppo né in una comunità, ma solo nel mio quotidiano ogni volta che mi si presentava “Per caso” un occasione di poter aiutare qualcuno.
|
|
Un'esperienza giovanile Seva La storia di Christa
|
|
Tutti noi pensiamo che dare una mano per un'ora o poco più a settimana sia un’ ottimo servizio, e non fraintendetemi, fare Seva è grandioso. Ma come potremmo elevare il nostro Seva ad un livello superiore? Ho intervistato una coppia di anziani, i miei vicini di casa, che mi ispirano sempre a fare di più.
Tutte le persone che li conoscono pensano che Christa e David riescano a farti sorridere istantaneamente con la semplicità di uno sguardo. Li ho incontrati quando ho cambiato casa trasferendomi a New Malden. Due porte di distanza da noi, si sono presi il tempo necessario per incontrarci e conoscerci.
|
|
|
|
|
|
|